SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO GRATUITO

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D.ssa Donatella Ghisu

Psicologa, Counsellor Psicologico e Socio-educativo, Anali Transazionale, Specialista in Psicoterapia Breve Strategica, Psicopedagogista, Specialista in: Disturbi alcol correlati, Chil Abuse, Psicologia forense, Disturbi dell'Apprendimento e del Comportamento, Trainer EMDR. Mi occupo di coppie, adolescenti ed adulti a livello individuale e di gruppo. Sostegno alla genitorialità, agli insegnanti nonché alle aziende pubbliche e private.

mercoledì 29 giugno 2011

L'Analisi Transazionale nella scuola



L'Analisi Transazionale può senz'altro accrescere l'efficacia in quasi tutte le imprese umane nelle quali le persone siano in interazione con altre persone.
L'AT è utilizzata in una grande varità di setting educativi e organizzativi. Ciascuno di essi ha le proprie caratteristiche ed esigenze.
La teoria fondamentale dell'AT è la stessa per il lavoro educativo e organizzazionale (EO) che per le applicazioni cliniche. Ma vi sono delle differenze di acentuazione e di tecniche. 
Nel lavoro clinico il contratto è di solito bilaterale, perché è negoziato tra terapeuta e paziente. All'opposto i contratti nei setting EO sono il più delle volte trilaterali. Il contratto d'affari sarà negoziato tra il terapeuta e l'ente a favore di altri membri di questo ente. Per esempio, un'azienda può assumere un fromatore di AT per lavorare coi suoi dipendenti. Il contratto di trattamento probabilmente sarà anch'esso almeno in parte negoziato tra il terapeuta e l'ente, più che coi singoli o i gruppi coi quali egli lavorerà effettivamente.
Questo implica che tutte le parti devono essere particolarmente attente a mantenere chiare e nette procedure contrattuali per evitare dei giochi a tre. Per esempio un'azienda può assegnare dei dipendenti a un corso di formazione in AT anche se questi non hanno nessuna motivazione iniziale a seguirlo. A meno che il punto di partenza sia reso esplicito nellke trattative di contratto tra l'azienda, il terapeuta e i membri del gruppo, ci sono immediate possibilità che tutte e tre le parti assumano dei ruoli del triangolo drammatico con successivi passaggi e giochi.
Nel lavoro con le EO il terapeuta fugne da facilitatore, da addestratore o allenatore pià che da terapeuta.  Il più delle volte inviterà i membri del gruppo ad affrontare ciò che sta avvenendo a livello sociale più che a livello psicologico.
Nel lavoro con le EO, dunque, il terapeuta si incentrerà il più delle volte su come la persona o il gruppo possono risolvere nel modo più efficace dei problemi pensando e agendo nel presente piuttosto che esplorando quale problema del passato debba risolvere una persona. 

L'autonomia implica chiarezza di pensiero ed efficacia nel risolvere i problemi. L'educatore mira ad aiutare i propri studenti a sviluppare queste capacità. Pertanto l'autonomia è un obiettivo generale altrettanto importante nei setting educativi come nel lavoro clinico.
L'educatore di solito avrà modo di rapportarsi coi propri studenti su un periodo più lungo e in modo più personale di quanto sia possibile al terapeuta di organizzazioni. Per la natura stessa dei setting educativi è particolarmente probabile che gli studenti possano mettere il viso di qualcun altro su quello dell'insegnante e che questi a sua volta possa rispondere a queste riproposizioni del passato, assumendo un ruolo Genitoriale. Può evitare di farlo acquisendo una coscienza della teoria del copione e imparando il contenuto del proprio copione.
Le teorie dell'AT sullo sviluppo infantile possono guidare l'educatore ad affrontare efficacemente i giovani in svariate fasi dello sviluppo.

STATI DELL'IO

Il modello fondamentale degli stati dell'Io è chiaramente comprensibile ai bambini sin dall'età in cui cominciano ad andare a scuola. La semplicità di linguaggio dell'AT aiuta in questo. Esaminando il contributo e le motivazioni di tutti e tre gli stati dell'Io, gli studenti diventano più capaci di imparare con una chiara consapevolezza delle proprie intenzioni e desideri. Le esperienze d'apprendimento stesse sono, probabilmente, più efficaci se fanno appello a tutti e tre gli stati dell'Io. E' particolarmente importante rendersi conto che il Bambino Libero è la fonte della creatività e dell'energia nella personalità e va coinvolto nel processo di apprendimento.
Lo stesso educatore deve avere libero accesso a tutti e tre i propri stati dell'Io. Per gran parte del tempo egli esibirà una capacità di problem solving propria dell'Adulto. Spesso avrà bisogno di porre dei netti limiti a partire dal Genitore Normativo positivo e di prendersi cura degli altri a partire dal Genitore Affettivo positivo. Può entrare nel proprio Bambino per modellare la spontaneità, la capacità intuitiva e la gioia dell'apprendere.


TRANSAZIONI , CAREZZE, STRUTTURAZIONE del TEMPO

L'analisi delle transazioni è utile nel mantenere la cominicazione tra gli insegnanti e gli studenti chiara, produttiva e libera da programmi nascosti. L'impiego delle opzioni può aiutare sia gli insegnanti sia gli studenti a uscire dalle interazioni "bloccate" Genitore-Bambino.
Individuare ed evitare il comportamento Spinta può essere di grande aiuto nel chiarire la cominicazionie. C'è una grande differenza tra imparare qualcosa e cercare d'impararla. Chi tiene una lezione giunge più chiaramente agli altri quando si prende il tempo necessario invece di sbrigarsi. Gli studenti migliorano le loro tecniche di studio quando si accontentano di studiare abbastanza, invece di cercare di essere perfetti studiando tutto.
L'attenzione agli schemi delle carezze e della strutturazione del tempo è impoertante nella scuola in modo molto simile che nel lavoro con le organizzazioni. L'aula e la sala conferenze sono dei terreni di coltura di giochi e racketeering [1] particolarmente fertili. 
Gli studenti possono effettuare giochi quali "Lo Stupido", "Non Puoi Costringermi a" o "Fammi Qualcosa" (col suo potenziale passaggo a "Guarda Cosa mi hai Fatto Fare"). Gli insegnanti possono giocare a "Non è la Volontà che mi Manca", "Sto Solo Cercando di Aiutarti", "Perchè non..." o "Il Difetto". Una conoscenza dell'analisi dei giochi permette agli studenti e agli insegnanti di evitare questi scambi improduttivi e di passare all'attività d'insegnamento o di apprendimento.
L'impiego della stipulazione dei contratti aiuta gli educatori e i discenti a raggiungere un chiaro e manifesto accordo su cosa devono fare e sul modo migliore per ottenerlo.


AFFRONTARE LA PASSIVITA'

Nei setting educativi è particolarmente probabile che ci si aspetti una simbiosi. Questa aspettativa può persino essere manifesta in alcune culture nelle quali gli insegnanti sono tradizionalmente tenuti a impersonare il ruolo di Genitore e di Adulto mentre lo studente fa il Bambino. Gi attuali approcci all'educazione sono d'accordo con l'AT nel considerare questa una svalutazione delle capacità di entrambe le parti.
Una conoscenza dei concetti schiffiani aiuta gli insegnanti e gli studenti a rimanere fuori della simbiosi e a fare pieno impiego di tutti e tre gli stati dell'Io. Gli educatori possono imparare a riconoscere i quattro comportamnti passivi e ad affrontarli, invece di entrare nei giochi. Se il setting istituzionale lo rende possibile si possono costituire dei gruppi e delle classi di esercitazione che forniscano un ambiente reattivo nel quale insegnanti e studenti si assumano la reciproca responsabilità di promuovere chiarezza di pensiero e attiva risoluzione dei problemi.

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