"(…) L'approccio strategico nell'ambito della psicoterapia può essere definito come l' "arte" di risolvere complicati problemi umani mediante "apparentemente" semplici soluzioni... nonostante infatti certi problemi o sofferenze persistano da molti anni non per questo sono necessarie altrettanto lunghe degenze e complicate soluzioni..."
-G. Nardone-
Che
cosa succede in una famiglia, sul lavoro, nei rapporti con gli altri,
quando ci si trova in una situazione difficile? Si cerca aiuto. Non
solo: l'aiuto deve risolvere subito il problema.
Tuttavia, quando
si parla di disturbi mentali o di disagio psicologico, si è soliti
pensare a interventi psicoterapeutici a lungo termine. In realtà con la
Terapia Breve Strategica si ottiene l'estinzione in tempi rapidi di
disturbi radicati anche da anni.
La Terapia Strategica è un
intervento terapeutico che mira alla ristrutturazione delle maniere
attraverso le quali ognuno costruisce la realtà che poi subisce.
Nella
maggioranza dei casi la patologia si sblocca entro le prime quattro o
cinque sedute. A questo cambiamento corrisponde il recupero della
fiducia nelle proprie risorse personali.
L'approccio strategico
non è soltanto un modello terapeutico, ma anche una vera e propria
scuola di pensiero su come ognuno si relaziona con se stesso e con gli
altri, tanto nell'ambito relazionale ristretto che nell'ambito
manageriale e organizzativo.
*§*La Terapia Breve Strategica è un
modello di intervento innovativo, che si differenzia completamente da
tutti gli altri approcci psicoterapici:
* E’ un intervento
terapeutico breve e focale orientato all’estinzione dei disturbi
presentati dal paziente: un intervento, cioè, che si articola su 10
sedute e si concentra su un obiettivo concreto di cambiamento,
concordato congiuntamente con il terapeuta.
* Non consiste in una
terapia superficiale e sintomatica, ma è un intervento radicale in
quanto, oltre alla soluzione del sintomo, mira a modificare la
rappresentazione che il paziente ha del proprio problema.
* È
efficace: il cambiamento si verifica nell’87% dei casi ed è duraturo,
poiché non si presentano ricadute rispetto al problema presentato.
*
E’ indicato: in primo luogo per tutti i disturbi psicologici fortemente
impedenti, ovvero caratterizzati da una sintomatologia acuta (ansia,
attacchi di panico, fobie, ossessioni, compulsioni, ipocondria,
depressione, disordini alimentari -anoressia, bulimia, sindrome da
vomito-).
*§§*Il “problem solving strategico” è uno
strumento estremamente flessibile e si applica, quindi altrettanto bene
ai problemi di coppia e familiari in genere e ai disturbi dell’età
evolutiva.
Ognuno di noi ha desiderato, almeno una
volta nella vita, di essere diverso da com'è, di cambiare un aspetto di
se stesso che non gli piace o di sviluppare nuove capacità che gli
permettano di realizzare i propri sogni. A volte questo proposito si
scontra con le nostre convinzioni più radicate, le stesse che
determinano i comportamenti non funzionali che ci impediscono di
raggiungere i nostri obiettivi in una dinamica che il modello strategico
definisce come la profezia che si autoavvera.
Altre volte, pur
riconoscendo la non funzionalità delle nostre convinzioni, entrano in
gioco forti emozioni che ci impediscono di comportarci come vorremmo.
(La buona notizia è che esistono tante realtà quante sono le persone che
le osservano e che possiamo costruire quella più funzionale per noi.
Basta cambiare di poco il punto di vista e tutto lo scenario cambia;
come avviene in montagna, dove è sufficiente salire di poco per scoprire
quello che un momento prima era precluso alla vista).
“Abbiamo bisogno di un nuovo modo di pensare per risolvere i problemi causati da un vecchio modo di pensare” -Albert Einstein-