La personalità, o “lo stile d’attaccamento”,
emerge dalla matrice delle interazioni tra il bambino e chi si occupa della sua
cura nei primi mesi e nei primi anni di vita. Ciò che comincia come interazione
viene poi internalizzato come personalità. È dunque da non trascurare il fatto
che lo sviluppo della personalità ha da essere considerato in termini di
influenza ambientale piuttosto che in termini di istinto o di patrimonio
genetico. Pertanto, differenti pattern di attaccamento sono il risultato di
differenti pattern di interazione, non già il riflesso del temperamento del
bambino o dell’istinto.
I bambini e le bambine, possono
essere indolenti o attivi/e, “coccoloni/e” o non coccoloni/e, lenti/e o
rapidi/e, e tuttavia essere tutti classificati come sicuri. I bambini hanno
differenti pattern di attaccamento coi loro due genitori e possono essere
classificati sicuri con uno e insicuri con l’altro. Perciò i pattern di
attaccamento sono caratteristiche della “relazione” genitore-bambino, non
ancora internalizzati all’età di un anno, sebbene a 18 mesi diventino più stabili
(tali pattern) con quelli materni che dominano su quelli paterni.
Le madri dei bambini di un anno con
attaccamento sicuro sono “sensibili e comprensive” verso i loro bambini; quelle
dei bambini con attaccamento insicuro-ambivalente sono “sensibili e comprensive”
ma in modo “non costante”.
La chiave dell’attaccamento sicuro
è l’interazione attiva e reciproca e, dunque, la qualità dell’interazione stessa
piuttosto che la quantità. Il solo contatto passivo non promuove
necessariamente l’attaccamento. Molti bambini sono infatti fortemente attaccati
ai propri padri anche se passano relativamente poco tempo con loro e i bambini
cresciuti negli istituti sono più fortemente attaccati alle loro madri rispetto
alle bambinaie che li nutrono e li seguono durante il giorno con le quali
spesso manca un’interazione attiva. Nei primi tre mesi le madri di bambini
sicuri rispondono più prontamente quanto essi piangono; queste guardano,
sorridono e parlano più ai loro bambini e offrono loro un holding più
affettuoso e gioioso.
Le madri dei bambini evitanti tendono
a interagire di meno e in modo più funzionale nei primi tre mesi, mentre le
madri degli ambivalenti tendono a ignorare i segnali dei loro bambini che richiedono
attenzione e tendono a essere generalmente imprevedibili nella loro risposta. Nella
seconda parte del primo anno si possono osservare evidenti differenze tra i
bambini e quelli che saranno classificati come “sicuri” piangono di meno degli
insicuri e si godono di più il contatto corporeo e paiono chiederlo di meno.
Le madri sensibili quando
interagiscono coi loro bambini modulano i ritmi dei loro piccoli in modo che
quando il livello di attività cade e il bambino sembra annoiato, la madre lo
stimola, quando diviene sovraeccitato la madre si ritrae un poco in modo da
ristabilire l’equilibrio. Nella “sintonizzazione intermodale” la madre segue il
parlottio, lo calciare e il saltellare del bambino con suoni e movimenti che si
accordano e armonizzano con quelli del bambino. Mentre il piccolo salta su e
giù, lei può dire: <<Ooooooh… Aaaaah…>>, sincronizzando il tempo e l’ampiezza
delle sue risposte coi movimenti del bambino. Ciò aiuta il bambino a sviluppare
il senso di integrazione del Sé. Tali processi di sintonizzazione sono
ostacolati nelle madri di bambini attaccati in modo insicuro e conducono al “deragliamento”
o alla non sincronizzazione della risposta materna: in tal modo le madri di
bambini con attaccamento ambivalente si sforzano di giocare col bambino che sta
già giocando felicemente o lo ignorano quando ha dei problemi.
Si propone un modello nel quale
sono suddivisi le componenti dei pattern d’interazione madre-bambino nell’attaccamento
sicuro in quattro caratteristiche principali: 1) sincronia (sintonia temporale);
2) simmetria (armonizzazione delle azioni); 3) contingenza (darsi
reciprocamente il segnale d’inizio); 4) “trascinamento” (catturare le risposte
dell’altro in una sequenza di attività reciproca). Su tale base emerge poi il
gioco e la successiva autonomia infantile.
L’attaccamento insicuro è il
risultato dell’intrusività o di insufficienti risposte sensibili. Il alcuni
esperimenti nei quali il bambino viene posto per pochi momenti alla presenza di
un’immagine immobile della madre alla quale è proibito di prendere in braccio
il bambino o rispondere ad esso, il bambino mostra disappunto e strategie di
avversione nello sguardo e di auto consolazione che corrispondono a quelle
osservabili in madri clinicamente depresse.
L’aggressività, inoltre, è una
elle principali componenti della risposta iniziale alla minaccia di
separazione. Qui ambedue i pattern di attaccamento insicuro possono esser
compresi riguardo all’interscambio tra il bisogno di attaccamento e la risposta
aggressiva alla minaccia di separazione. Il bambino con attaccamento
ambivalente mostra un’aggressività aperta verso la madre incostante che lo
abbraccia appena al suo riaccostarsi al bambino dopo averlo lasciato solo per
un certo periodo di tempo anche se breve: ma come può saperlo un bambino di un
anno che il tempo è così breve? È come se lui le dicesse: <<Non osare farlo mai più!>>, ma
allo stesso tempo si aggrappasse a lei dato che sa per esperienza che lo rifarà.
I bambini con attaccamento evitante, invece, mostrano poca aggressività aperta al
ritorno della madre, sebbene mostrino molto spesso esplosioni di aggressività
ingiustificata in altri momenti. La risposta evitante può essere un modo di
tenere a bada l’aggressività stessa e così pacificare la madre alla quale il
bambino ha disperatamente bisogno di sentirsi vicino, ma che egli teme lo
rimproveri se rivela troppo apertamente i suoi bisogni, oppure se le mostra
quanta rabbia egli senta per esser stato abbandonato.
Condivido, é l'ambiente a essere determinante almeno al 95%.
RispondiEliminaLa personalità, il carattere, si forma nei primi anni di vita.
Ormai si sa che il periodo più importante per la crescita di tutti bambini è la primissima infanzia, purtroppo coincide spesso nella crescita sociale della famiglia, la ricerca di un lavoro stabile e la carriera o le aspirazioni dei genitori.
Dobbiamo attenzionare maggiormente questo periodo, per rispetto dei nostri bambini.