Esistono momenti nella nostra vita in cui ci abbandoniamo a quella profonda
tristezza chiamata, a volte non proprio a ragione, depressione.
Sono momenti in cui tutte le nostre difese, tutte le nostre
risorse sembrano vane, momenti in cui il mondo e i suoi colori sembrano
spegnersi e le nostre possibilità d'azione ridursi fino a scomparire.
La serenità di una volta sembra lontana e ormai irraggiungibile, si possono
vivere stati di rassegnazione profonda che intrappolano,
impedendo di vedere la via d'uscita.Le ragioni scatenanti possono essere molte, possono riguardare la vita amorosa e/o relazionale, il mondo sociale, il lavoro. A volte lo stato depressivo sorge in concomitanza a problemi di salute. Può succedere, anche, che non si colga nessun punto di contatto tra la tristezza e l'origine della sua insorgenza, tanto da rendere difficile capire perché esista e perché proprio ora.
Quel che è certo è che ne risulta uno stato di tristezza
intensa e duratura, che ci accompagna giorno dopo giorno, facendoci
sentire malinconici e vuoti.
Lo stile di vita adottato sino a quel momento non funziona più; i ritmi sonno-veglia si possono modificare (portandoci a dormire molte ore in più di prima oppure viceversa a soffrire di insonnia, sino a farci vivere in uno stato di torpore per tutta la giornata); l’alimentazione ne può risentire, il nostro appetito o il nostro peso corporeo possono variare in modo significativo, dando adito ad ulteriori preoccupazioni; a livello psico-motorio possiamo tendere al rallentamento o al contrario sentirci più agitati del solito; la nuova predisposizione in ogni caso ci accompagna per gran parte della giornata.
Nella vita esistono momenti in cui siamo particolarmente sensibili e quindi particolarmente esposti a questo tipo di malessere. Si tratta di tutti quelle situazioni in cui ci troviamo di fronte ad un cambiamento; infatti se è vero che cambiare può significare introdurre qualcosa di nuovo e per certi versi positivo nella nostra vita, è altrettanto vero che significa abbandonare qualcosa di familiare e ben conosciuto... È il caso per esempio dell’adolescenza, in cui perdiamo lo status di bambino per avvicinarci al mondo adulto, di alcune fasi della vita di coppia, della maternità, che è spesso accompagnata dalla depressione post partum e di tutti i casi in cui ci troviamo ad avere a che fare con cambiamenti sociali, lavorativi, fisici e ovviamente di ordine affettivo.
I Sintomi della Depressione
Ma che cosa cambia esattamente nella nostra
vita quando siamo depressi? Quello che prima ci sembrava interessante e
appassionante, non ci coinvolge più. Le nostre passioni, gli hobby a cui prima
dedicavamo tutto il tempo libero, non ci danno più nessuno stimolo,
nessun piacere...
Ci possiamo sentire spenti, senza energia. Ciò che fino a quel momento riuscivamo a fare in poco tempo e senza nessuna fatica, ora ci richiede molto sforzo e ci procura un’enorme stanchezza, lasciandoci affaticati, a volte sfiniti.
Ci possiamo sentire spenti, senza energia. Ciò che fino a quel momento riuscivamo a fare in poco tempo e senza nessuna fatica, ora ci richiede molto sforzo e ci procura un’enorme stanchezza, lasciandoci affaticati, a volte sfiniti.
Lo stile di vita adottato sino a quel momento non funziona più; i ritmi sonno-veglia si possono modificare (portandoci a dormire molte ore in più di prima oppure viceversa a soffrire di insonnia, sino a farci vivere in uno stato di torpore per tutta la giornata); l’alimentazione ne può risentire, il nostro appetito o il nostro peso corporeo possono variare in modo significativo, dando adito ad ulteriori preoccupazioni; a livello psico-motorio possiamo tendere al rallentamento o al contrario sentirci più agitati del solito; la nuova predisposizione in ogni caso ci accompagna per gran parte della giornata.
Anche le nostre convinzioni si
modificano; ci può sembrare di aver sopravvalutato
precedenti capacità, competenze... finanche noi stessi. Non è infrequente
passare ore a rimuginare, senza riuscire a concentrarsi realmente; gli errori
possono diventare una tematica ricorrente, facendo avvertire forti sensi
di colpa, quindi mettere in discussione il valore personale,
persino la vita condotta sino a quel momento. Può sembrare di poter cogliere
solo ora la verità... l’importanza di quello che si era trascurato... e allo
stesso modo la vanità di ciò che prima appariva vitale...
Nella vita esistono momenti in cui siamo particolarmente sensibili e quindi particolarmente esposti a questo tipo di malessere. Si tratta di tutti quelle situazioni in cui ci troviamo di fronte ad un cambiamento; infatti se è vero che cambiare può significare introdurre qualcosa di nuovo e per certi versi positivo nella nostra vita, è altrettanto vero che significa abbandonare qualcosa di familiare e ben conosciuto... È il caso per esempio dell’adolescenza, in cui perdiamo lo status di bambino per avvicinarci al mondo adulto, di alcune fasi della vita di coppia, della maternità, che è spesso accompagnata dalla depressione post partum e di tutti i casi in cui ci troviamo ad avere a che fare con cambiamenti sociali, lavorativi, fisici e ovviamente di ordine affettivo.
Come Combattere la Depressione
Nonostante tutto, uscire dalla
depressione è possibile!
Sebbene sia sempre più comune, la si può combattere, basta volerlo!
Guarire da soli, contando unicamente sulla propria forza di volontà, è realizzabile, ma risulta molto difficile e richiede molta energia, specie se si ha a che fare con una forma di depressione intensa e persistente.
A volte amici e parenti cercano di offrire il
proprio supporto offrendo suggerimenti ed esortazioni. È bene tener presente
che consigliare ad una persona depressa di "reagire e tirarsi su"
non risulta efficace: se la persona fosse stata in grado, lo avrebbe già
fatto!
E' necessario considerare inoltre che si tratta di un disagio psicologico da non sottovalutare, quindi contando su adeguati supporti, il percorso risulta più leggero e diretto.
Per queste ragioni è consigliabile chiedere un aiuto psicologico.
Una strada efficace è quella del percorso psicoterapeutico.
E' necessario considerare inoltre che si tratta di un disagio psicologico da non sottovalutare, quindi contando su adeguati supporti, il percorso risulta più leggero e diretto.
Per queste ragioni è consigliabile chiedere un aiuto psicologico.
Una strada efficace è quella del percorso psicoterapeutico.
La cura della depressione può prevedere la presenza della singola persona, del partner o della famiglia nucleare, oppure può essere associata, laddove ce ne sia bisogno, ad una terapia farmacologica.
La psicoterapia con il paziente depresso ha l’obbiettivo di agire sul malessere partendo dall'indagine psicologica ed esistenziale. Il disagio che si prova è un segnale di allarme che la mente invia per dire qualcosa. È importante ascoltarlo ed accoglierlo, lavorando sul significato e sulle conseguenze della sofferenza. L’umore depresso, considerato come campanello d’allarme, si trasforma in una risorsa importante, che permette alla persona sofferente di uscire dal suo malessere più forte e con una più profonda conoscenza di sé.
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