Caratteristiche diagnostiche
I Disturbi
dell’Apprendimento vengono diagnosticati quando i risultati ottenuti dal
soggetto in test standardizzati, somministrati individualmente, su
lettura, calcolo o espressione scritta risultano significativamente al
di sotto di quanto previsto in base all'età, all’istruzione e al livello
di intelligenza.
I problemi di apprendimento interferiscono in
modo significativo con i risultati scolastici o con le attività della
vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, di calcolo, o di
scrittura. Possono essere usati diversi metodi statistici per stabilire
se un divario è significativo. Di solito viene definito sostanzialmente
inferiore un divario di più di 2 deviazioni standard tra i risultati ed
il QI. Si utilizza talora un divario minore tra i risultati ed il QI
(per es, tra 1 e 2 deviazioni standard), specie nei casi in cui la
prestazione del soggetto nel test di QI può essere stata compromessa da
un disturbo associato dell’elaborazione cognitiva, da un disturbo
mentale o da una condizione medica generale concomitanti o dal
retroterra etnico o culturale del soggetto. Se è presente un deficit
sensoriale, le difficoltà di apprendimento devono andare al di là di
quelle di solito associate al deficit. I Disturbi dell’Apprendimento
possono persistere nell’età adulta.
Manifestazioni e disturbi associati
Demoralizzazione,
scarsa autostima, e deficit nelle capacità sociali possono essere
associati ai Disturbi dell’Apprendimento. La percentuale di bambini o
adolescenti con Disturbi dell’Apprendimento che abbandonano la scuola è
stimata intorno al 40% (o circa 1,5 volte in più rispetto alla media).
Gli adulti con Disturbi dell’Apprendimento possono avere notevoli
difficoltà nel lavoro o nell’adattamento sociale. Molti soggetti
(10-25%) con Disturbo della Condotta, Disturbo Oppositivo Provocatorio,
Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, Disturbo Depressivo
Maggiore o Disturbo Distimico, sono affetti anche da Disturbi
dell’Apprendimento.
Esistono prove che i ritardi di sviluppo del
linguaggio possono insorgere in associazione con i Disturbi
dell’Apprendimento (specie il Disturbo della Lettura) anche se questi
ritardi possono non essere sufficientemente gravi da giustificare la
diagnosi separata di Disturbo della Comunicazione. I Disturbi
dell’Apprendimento possono anche essere associati ad una più alta
incidenza del Disturbo di Sviluppo della Coordinazione. Possono esservi
anomalie sottostanti dell’elaborazione cognitiva (per es deficit della
percezione visiva, dello sviluppo del linguaggio, dell’attenzione, della
memoria o una combinazione dei precedenti) che spesso precedono i
Disturbi dell’Apprendimento o sono associati ad essi.
I test
standardizzati per la valutazione di questi processi sono di solito meno affidabili validi rispetto ad altri test
psico educazionali. Sebbene una predisposizione genetica, una lesione
perinatale, e varie condizioni neurologiche o condizioni mediche
generali possano essere associate con lo sviluppo dei Disturbi
dell’Apprendimento, la presenza di queste condizioni non predice
invariabilmente l'esito in un Disturbo dell’Apprendimento, e vi sono
molti soggetti con Disturbi dell’Apprendimento che non hanno un’anamnesi
di questo tipo. I Disturbi dell’Apprendimento si trovano comunque
spesso associati ad una varietà di condizioni mediche generali (per es
avvelenamento da piombo, sindrome fetale da alcool o sindrome dell’X
fragile).
Caratteristiche collegate alla cultura
Ci
si dovrebbe assicurare con cura che le procedure per la valutazione
dell’intelligenza riflettano un’adeguata attenzione al retroterra etnico
o culturale del soggetto. Ciò si realizza di solito usando test in cui
le caratteristiche rilevanti dell’individuo sono presenti nel campione
di standardizzazione del test oppure impiegando un esaminatore che ha
familiarità con gli aspetti del retroterra etnico o culturale del
soggetto. Per fare diagnosi di Disturbo dell’Apprendimento si richiede
sempre una somministrazione individualizzata del test.
Prevalenza
Le
stime della prevalenza dei Disturbi dell’Apprendimento variano dal 2 al
10% a seconda della natura della valutazione e delle definizioni
utilizzate. A circa il 5% degli studenti delle scuole pubbliche negli
USA è stato diagnosticato un Disturbo dell'Apprendimento.
Diagnosi differenziale
I
Disturbi dell’Apprendimento devono essere differenziati da normali
variazioni nei risultati scolastici e da difficoltà scolastiche dovute a
mancanza di opportunità, insegnamento scadente o fattori culturali.
Un’istruzione
inadeguata può avere come risultato una scadente prestazione ai test
standardizzati di rendimento. I bambini con retroterra etnico o
culturale diverso rispetto alla cultura scolastica prevalente o che
seguono i loro studi in lingue diverse dalla lingua madre o i bambini
che hanno frequentato scuole dove l’insegnamento è stato inadeguato
possono avere punteggi bassi ai test di rendimento. I bambini con questo
stesso retroterra possono anche essere a rischio maggiore di
assenteismo scolastico dovuto a malattie più frequenti o ad ambienti di
vita impoveriti o caotici. Una compromissione visiva o uditiva può
danneggiare la capacità di apprendimento e dovrebbe essere studiata con
test di screening audiometrico o visivo. Un Disturbo dell’Apprendimento
può essere diagnosticato in presenza di tali deficit sensoriali solo se
le difficoltà di apprendimento vanno al di là di quelle solitamente
associate con quei deficit.
Nel Ritardo Mentale le difficoltà di
apprendimento sono proporzionate alla compromissione generale del
funzionamento intellettivo. Comunque, in alcuni casi di Ritardo Mentale
Lieve, il livello di apprendimento nella lettura, nel calcolo o
nell’espressione scritta è significativamente al di sotto dei livelli
previsti in base all'istruzione del soggetto e alla gravità del Ritardo
Mentale. In questi casi dovrebbe essere ulteriormente diagnosticato
l’appropriato Disturbo dell’Apprendimento. Dovrebbe essere fatta una
diagnosi aggiuntiva di Disturbo dell’Apprendimento nel contesto di un
Disturbo Generalizzato dello Sviluppo solo quando la compromissione
scolastica è significativamente al di sotto dei livelli previsti in base
al funzionamento intellettivo e all’istruzione del soggetto. Può
accadere che in soggetti con Disturbi della Comunicazione il
funzionamento intellettivo debba essere valutato usando misurazioni
standardizzate della capacità intellettiva non verbale. In casi in cui
il rendimento scolastico è significativamente inferiore rispetto ai
risultati della misurazione di questa capacità, si dovrebbe
diagnosticare il Disturbo dell’Apprendimento appropriato.
Il
Disturbo del Calcolo e il Disturbo dell’Espressione Scritta insorgono
assai frequentemente in associazione con il Disturbo della Lettura.
Quando vengono soddisfatti i criteri per più di un Disturbo
dell’Apprendimento, tutti quanti dovrebbero essere diagnosticati.
Disturbo della Lettura
Caratteristiche diagnostiche
La
caratteristica fondamentale del Disturbo della Lettura è data dal
fatto che il livello di capacità di leggere raggiunto (cioè precisione,
velocità o comprensione della lettura misurate da test standardizzati
somministrati individualmente) si situa sostanzialmente al di sotto di
quanto ci si aspetterebbe data l’età cronologica del soggetto, la
valutazione psicometrica dell’intelligenza e un’istruzione adeguata
all’età (Criterio A). L’anomalia della lettura interferisce notevolmente
con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana
che richiedono capacità di lettura (Criterio B). Se è presente un
deficit sensoriale, le difficoltà nella lettura vanno al di là di quelle
di solito associate con esso (Criterio C).
Nei soggetti con
Disturbo della Lettura (che è stato anche definito “dislessia”) la
lettura orale è caratterizzata da distorsioni, sostituzioni o
omissioni; sia la lettura orale che quella a mente sono caratterizzate
da lentezza ed errori di comprensione.
Manifestazioni e disturbi associati
Il
Disturbo del Calcolo e il Disturbo dell’Espressione Scritta sono
comunemente associati con il Disturbo della Lettura ed è relativamente
raro che uno di questi disturbi venga rilevato in assenza di un Disturbo
della Lettura.
Caratteristiche collegate al genere
Il
60-80% dei soggetti a cui viene diagnosticato un Disturbo della Lettura
sono maschi. Le procedure di segnalazione possono spesso risultare
fuorvianti rispetto all’identificazione dei maschi, perché essi
mostrano più spesso comportamenti dirompenti in associazione con i
Disturbi dell’Apprendimento. Si è riscontrato che il disturbo si
manifesta in percentuale più bilanciata tra maschi e femmine quando si
usa una valutazione diagnostica attenta e criteri rigorosi piuttosto che
la segnalazione da parte della scuola e le procedure diagnostiche
tradizionali.
Prevalenza
La prevalenza del Disturbo
della Lettura è difficile da stabilire perché molti studi sono centrati
sulla prevalenza dei Disturbi dell'Apprendimento senza un’attenta
distinzione in disturbi specifici della Lettura, del Calcolo, o
dell’Espressione Scritta. Il Disturbo della Lettura, da solo o in
associazione con il Disturbo del Calcolo o il Disturbo dell’Espressione
Scritta, è responsabile di circa 4 casi su 5 di Disturbo
dell’Apprendimento. La prevalenza del Disturbo della Lettura negli USA è
stimata del 4% dei bambini in età scolare. Minore incidenza e
prevalenza del Disturbo della Lettura si possono trovare in altri paesi
in cui si usano criteri più stretti.
Decorso
Sebbene
i sintomi di difficoltà di lettura (cioè, incapacità a distinguere tra
lettere comuni, o di associare fonemi comuni con simboli letterali)
possano insorgere anche all’asilo, il Disturbo della Lettura è di rado
diagnosticato prima della fine dell’asilo o dell'inizio delle scuole
elementari perché l’insegnamento formale della lettura di solito non
inizia prima di questo livello nella maggior parte degli ambienti
scolastici. Specie quando il Disturbo della Lettura è associato con un
QI alto, il bambino può funzionare al livello della classe o quasi nelle
prime classi e il Disturbo della Lettura può non essere pienamente
evidente fino alla quarta elementare o oltre. Con la diagnosi e
l’intervento precoce, la prognosi è buona in una percentuale
significativa di casi. Il Disturbo della Lettura può persistere nell’età
adulta.
Familiarità
Il Disturbo della Lettura
presenta una concentrazione familiare e la sua prevalenza è maggiore
tra i parenti biologici di primo grado di soggetti con Disturbi
dell’Apprendimento.
Disturbo del Calcolo
Caratteristiche diagnostiche
La
caratteristica principale del Disturbo del Calcolo è una capacità di
calcolo (misurata con test standardizzati somministrati individualmente
sul calcolo o sul ragionamento matematico) che si situa
sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base all'età
cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica
dell’intelligenza, e a un’istruzione adeguata all’età (Criterio A). Il
disturbo del calcolo interferisce in modo significativo con
l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che
richiedono capacità di calcolo (Criterio B). Se è presente un deficit
sensoriale, le difficoltà nelle capacità di calcolo vanno al di là di
quelle di solito associate con esso (Criterio C).
Nel Disturbo del
Calcolo possono essere compromesse diverse capacità, incluse le
capacità linguistiche (per es, comprendere o nominare i termini, le
operazioni o i concetti matematici, e decodificare problemi scritti in
simboli matematici), capacità percettive (per es, riconoscere o leggere
simboli numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti in gruppi),
capacità attentive (per es, copiare correttamente numeri o figure,
ricordarsi di aggiungere il riporto e rispettare i segni operazionali) e
capacità matematiche (per es, seguire sequenze di passaggi matematici,
contare oggetti e imparare le tabelline).
Manifestazioni e disturbi associati
Prevalenza
La
prevalenza del Disturbo del Calcolo è difficile da stabilire perché
molti studi sono centrati sulla prevalenza dei Disturbi
dell’Apprendimento senza un’attenta distinzione in disturbi specifici
della Lettura, del Calcolo o dell’Espressione Scritta. La prevalenza del
solo Disturbo del Calcolo (cioè, quando non è associato con altri
Disturbi dell’Apprendimento) è stata stimata a circa 1 caso su 5 di
Disturbo dell’Apprendimento. Si valuta che l’1% dei bambini in età
scolare abbiano un Disturbo del Calcolo.
Decorso
Sebbene
sintomi di difficoltà nel calcolo (per es, confusione nei concetti
numerici o incapacità di contare con precisione) possano insorgere
anche all’asilo o in prima elementare, il Disturbo del Calcolo è di
rado diagnosticato prima della fine della prima elementare perché un
sufficiente insegnamento formale del calcolo non viene di solito messo
in atto prima di questo livello nella maggior parte degli ambienti
scolastici. Esso diviene di solito evidente durante la seconda o la
terza elementare. Specie quando il Disturbo del Calcolo è associato con
un QI alto, il bambino può funzionare al livello della classe o quasi
durante le prime classi e il Disturbo del Calcolo può non essere
evidente fino alla quinta elementare o oltre.
Disturbo dell’Espressione Scritta
Caratteristiche diagnostiche
La
caratteristica fondamentale del Disturbo dell’Espressione Scritta è
una capacità di scrittura (misurata con un test standardizzato
somministrato individualmente o con una valutazione funzionale delle
capacità di scrittura) che si situa sostanzialmente al di sotto di
quanto previsto in base all’età cronologica del soggetto, alla
valutazione psicometrica dell’intelligenza e a un’istruzione adeguata
all’età (Criterio A). L’anomalia dell’espressione scritta interferisce
notevolmente con l’apprendimento scolastico o con le attività della
vita quotidiana che richiedono capacità di scrittura (Criterio B). Se è
presente un deficit sensoriale, le difficoltà nelle capacità di
scrittura vanno al di là di quelle di solito associate con esso
(Criterio C).
Esiste in genere un insieme di difficoltà nella
capacità del soggetto di comporre testi scritti, evidenziata da errori
grammaticali o di punteggiatura nelle frasi, scadente organizzazione
in capoversi, errori multipli di compitazione (disortografia) e
calligrafia deficitaria. Questa diagnosi non viene di solito fatta se
vi sono solo errori di compitazione o calligrafia deficitaria
(disgrafia) in assenza di altre compromissioni dell’espressione
scritta. Rispetto ad altri Disturbi dell’Apprendimento, si sa
relativamente poco riguardo ai Disturbi dell’Espressione Scritta e
alla loro correzione, specie quando essi insorgono in assenza di
Disturbo della Lettura. Tranne che per la compitazione, i test
standardizzati in questo ambito sono meno sviluppati rispetto ai test
per le capacità di lettura o di calcolo e la valutazione della
compromissione delle capacità di scrittura può richiedere un paragone
tra ampi campioni di lavori scolastici scritti del soggetto e la
prestazione prevista in base all'età e al QI. Ciò accade specialmente
nel caso di bambini piccoli nelle prime classi elementari. Compiti in
cui al bambino viene chiesto di copiare, di scrivere sotto dettatura e
di scrivere spontaneamente possono essere tutti necessari per
valutare la presenza e l'entità di questo disturbo.
Manifestazioni e disturbi associati
Il
Disturbo dell’Espressione Scritta si trova comunemente in
associazione con il Disturbo della Lettura o col Disturbo del Calcolo.
Vi è qualche riscontro che deficit del linguaggio e percettivo-motori
possono accompagnare questo disturbo.
Prevalenza
La
prevalenza del Disturbo dell’Espressione Scritta è difficile da
stabilire perché molti studi sono centrati sulla prevalenza dei Disturbi
dell’Apprendimento in generale senza una distinzione precisa in
disturbi specifici della lettura, del calcolo o dell’espressione
scritta. Il Disturbo dell’Espressione Scritta è raro quando non è
associato con altri Disturbi dell'Apprendimento.
Decorso
Sebbene
la difficoltà di scrittura (per es, calligrafia o capacità di copiare
particolarmente scadenti o incapacità di ricordare sequenze di
lettere in parole comuni) possano apparire anche in prima elementare,
il Disturbo dell’Espressione Scritta viene di rado diagnosticato prima
della fine della prima elementare perché un sufficiente insegnamento
formale della scrittura non ha di solito avuto luogo fino a questo
livello nella maggior parte degli ambienti scolastici. Il disturbo di
solito si manifesta in seconda elementare. Il Disturbo dell’Espressione
Scritta può essere riscontrato occasionalmente in bambini più grandi o
in adulti e si sa poco sulla sua prognosi a lungo termine.
Diagnosi differenziale
Un
disturbo limitato alla sola compitazione o calligrafia (disgrafia),
in assenza di altre difficoltà di espressione scritta, di solito non
autorizza una diagnosi di Disturbo dell’Espressione Scritta. Se la
calligrafia scadente è dovuta ad una compromissione della
coordinazione motoria, si dovrebbe prendere in considerazione una
diagnosi di Disturbo di Sviluppo della Coordinazione .
Disturbo dell’Apprendimento Non Altrimenti Specificato
Questa
categoria è per i disturbi dell’apprendimento che non soddisfano i
criteri per alcun Disturbo dell’Apprendimento specifico. Questa
categoria può includere problemi in tutte le tre aree (lettura,
calcolo ed espressione scritta) che insieme interferiscono in modo
significativo nell’apprendimento scolastico anche se la prestazione ai
test che valutano ciascuna singola capacità non è sostanzialmente al di
sotto di quanto previsto in base all’età cronologica del soggetto,
alla valutazione psicometrica dell’intelligenza e all’istruzione
adeguata all’età.
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